Negli anni ’60 la superficie coltivata sfiorava i 5 mila ettari. Gradualmente è diminuita sino a 73 negli anni ’70. La denominazione è rimasta, Razza 77, ma di quella varietà storica si sarebbero perse le tracce se qualche irriducibile agricoltore innamorato e fedele non avesse rifiutato di arrendersi all’evidenza: quel riso ottimo per il classico risotto all’italiana in realtà si alletta facilmente, cioè è cedevole alle intemperie, difficile da allevare e accudire, lo stelo si piega al vento e alla pioggia, insomma può creare problemi durante la raccolta. Non vale la pena per produzioni intensive, d’altro canto i risicoltori possono orientarsi con facilità su un’offerta più ampia e variegata, meno problematica.