De.c.o, il Comune della Bassa è il 2° della Provincia ad averla
TORNACO – «Dietro mio suggerimento, gli amministratori tornacesi sono stati bravissimi e veloci nel dare gambe a questa proposta. Sono lieta di dire che Tornaco è il secondo Comune su tutta la provincia di Novara a fregiarsi della Denominazione di origine comunale. Tornaco ha capito il valore e l’importanza di farsi conoscere attraverso un marchio anche in vista di Expo 2015, l’evento di portata mondiale che verterà proprio sul cibo». Con queste parole la “madrina” dell’appuntamento, Maria Rosa Fagnoni presidente dell’Atl di Novara, ha descritto la De.c.o. tornacese, presentata recentemente a Villa Marzoni nell’ambito del calendario della “Festä d’la Madonä di por”. A spiegare nel dettaglio questa “missione promozionale” ci ha pensato l’assessore comunale alla Cultura e alle Politiche agricole Domenico Bernascone: «La De.c.o. è lo strumento che questa Amministrazione ha adottato all’unanimità per valorizzare la produzione tipica e storica del territorio comunale». E ci sono effettivamente dei prodotti che rispondono a questi criteri, come «l’asparago, che fruttava fama a Tornaco determinandone la citazione nel Gazzettino del Piemonte già nel 1967», ha detto Bernascone, spulciato l’archivio parrocchiale. O il riso, presente nelle campagne tornacesi fin dal 1475 con i Duchi d’Este. «Oggi l’impegno su questo fronte è per il recupero del “Razza 77”, un riso che, grazie all’interessamento di un nostro imprenditore agricolo, il signor Gerbino, potrebbe tornare ad essere coltivato», ha auspicato Bernascone. Ma il via libera al riconoscimento potrebbe arrivare a tutti quei prodotti che abbiano i requisiti di storicità richiesti dall’apposito regolamento, quali porri, mirtilli, miele… Spiegate le tappe che hanno portato alla De.c.o., Bernascone ha sostenuto: «Il granello è stato seminato: ora dovremo impegnarci per farlo crescere. Noi ci abbiamo messo l’anima e sarebbe bello che anche tutti gli altri Comuni della Bassa si unissero e adottassero la De.c.o. per dare forza alla nostra cultura e ai nostri produttori. Il territorio deve camminare insieme cogliendo, grazie all’imminenza di Expo 2015, le opportunità di valorizzazione di un evento universale che darà visibilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione nel settore dell’alimentazione dove centrale sarà il ruolo del territorio», ha sostenuto Bernascone. Poi il momento clou, con lo svelamento del logo, ideato da Federica Roatta. Di seguito una degustazione di risotti preparati dall’agriturismo “I mirtilli” di Vignarello e di gorgonzola. Gli onori di casa di quella che «sta diventando ormai una Sagra vera e propria, quella della Madonä di por», li ha fatti il sindaco Gaudenzio Sarino, che ha sottolineato la collaborazione importante di Biblioteca comunale e Pro Loco “I fontanili”.
Arianna Martelli